ATTI LEGISLATIVI O REGOLAMENTARI

DECRETO LEGISLATIVO 30 giugno 2016, n. 127.

(Gazzetta Ufficiale n. 162 del 13 luglio 2016)

 

Norme per il riordino della disciplina in materia di Conferenza di servizi, in attuazione dell'articolo 2 della legge 7 agosto 2015, n. 124.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

EMANA

il seguente decreto legislativo:

TITOLO I

DISCIPLINA GENERALE

DELLA CONFERENZA DI SERVIZI

Art. 1.

Modifiche alla disciplina generale

della Conferenza di servizi

1. Gli articoli 14, 14-bis, 14-ter, 14-quater e 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241 (1) sono sostituiti dai seguenti:

"Art. 14. (Conferenze di servizi) - 1. La Conferenza di servizi istruttoria può essere indetta dall'Amministrazione procedente, anche su richiesta di altra Amministrazione coinvolta nel procedimento o del privato interessato, quando lo ritenga opportuno per effettuare un esame contestuale degli interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, ovvero in più procedimenti amministrativi connessi, riguardanti medesime attività o risultati. Tale Conferenza si svolge con le modalità previste dall'articolo 14-bis o con modalità diverse, definite dall'Amministrazione procedente.

2. La Conferenza di servizi decisoria è sempre indetta dall'Amministrazione procedente quando la conclusione positiva del procedimento è subordinata all'acquisizione di più pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso, comunque denominati, resi da diverse Amministrazioni, inclusi i gestori di beni o servizi pubblici. Quando l'attività del privato sia subordinata a più atti di assenso, comunque denominati, da adottare a conclusione di distinti procedimenti, di competenza di diverse Amministrazioni pubbliche, la Conferenza di servizi è convocata, anche su richiesta dell'interessato, da una delle Amministrazioni procedenti.

3. Per progetti di particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi l'Amministrazione procedente, su motivata richiesta dell'interessato, corredata da uno studio di fattibilità, può indire una Conferenza preliminare finalizzata a indicare al richiedente, prima della presentazione di una istanza o di un progetto definitivo, le condizioni per ottenere, alla loro presentazione, i necessari pareri, intese, concerti, nulla osta, autorizzazioni, concessioni o altri atti di assenso, comunque denominati. L'Amministrazione procedente, se ritiene di accogliere la richiesta motivata di indizione della conferenza, la indice entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta stessa. La Conferenza preliminare si svolge secondo le disposizioni dell'articolo 14-bis, con abbreviazione dei termini fino alla metà.

Le Amministrazioni coinvolte esprimono le proprie determinazioni sulla base della documentazione prodotta dall'interessato. Scaduto il termine entro il quale le Amministrazioni devono rendere le proprie determinazioni, l'Amministrazione procedente le trasmette, entro 5 giorni, al richiedente. Ove si sia svolta la Conferenza preliminare, l'Aministrazione procedente, ricevuta l'istanza o il progetto definitivo, indice la Conferenza simultanea nei termini e con le modalità di cui agli articoli 14-bis, comma 7, e 14-ter e, in sede di Conferenza simultanea, le determinazioni espresse in sede di Conferenza preliminare possono essere motivatamente modificate o integrate solo in presenza di significativi elementi emersi nel successivo procedimento anche a seguito delle osservazioni degli interessati sul progetto definitivo. Nelle procedure di realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico, la Conferenza di servizi si esprime sul progetto di fattibilità tecnica ed economica, al fine di indicare le condizioni per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nullaosta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente.

4. Qualora un progetto sia sottoposto a valutazione di impatto ambientale, tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione del medesimo progetto, vengono acquisiti nell'ambito della conferenza di servizi di cui all'articolo 25, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, convocata in modalità sincrona ai sensi dell'articolo 14-ter. La conferenza è indetta non oltre 10 giorni dall'esito della verifica documentale di cui all'articolo 23, comma 4, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e si conclude entro il termine di conclusione del procedimento di cui all'articolo 26, comma 1, del medesimo decreto legislativo.

Resta ferma la specifica disciplina per i procedimenti relativi a progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale di competenza statale.

5. L'indizione della Conferenza è comunicata ai soggetti di cui all'articolo 7, i quali possono intervenire nel procedimento ai sensi dell'articolo 9.

Art. 14-bis. (Conferenza semplificata) - 1. La Conferenza decisoria di cui all'articolo 14, comma 2, si svolge in forma semplificata e in modalità asincrona, salvo i casi di cui ai commi 6 e 7. Le comunicazioni avvengono secondo le modalità previste dall'articolo 47 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.

2. La Conferenza è indetta dall'Amministrazione procedente entro 5 giorni lavorativi dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda, se il procedimento è ad iniziativa di parte. A tal fine l'Amministrazione procedente comunica alle altre Amministrazioni interessate:

a) l'oggetto della determinazione da assumere, l'istanza e la relativa documentazione ovvero le credenziali per l'accesso telematico alle informazioni e ai documenti utili ai fini dello svolgimento dell'istruttoria;

b) il termine perentorio, non superiore a 15 giorni, entro il quale le Amministrazioni coinvolte possono richiedere, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, integrazioni documentali o chiarimenti relativi a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'Amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre Pubbliche amministrazioni;

c) il termine perentorio, comunque non superiore a 45 giorni, entro il quale le Amministrazioni coinvolte devono rendere le proprie determinazioni relative alla decisione oggetto della Conferenza, fermo restando l'obbligo di rispettare il termine finale di conclusione del procedimento. Se tra le suddette Amministrazioni vi sono Amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali, o alla tutela della salute dei cittadini, ove disposizioni di legge o i provvedimenti di cui all'articolo 2 non prevedano un termine diverso, il suddetto termine è fissato in 90 giorni;

d) la data della eventuale riunione in modalità sincrona di cui all'articolo 14-ter, da tenersi entro 10 giorni dalla scadenza del termine di cui alla lettera c), fermo restando l'obbligo di rispettare il termine finale di conclusione del procedimento.

3. Entro il termine di cui al comma 2, lettera c), le Amministrazioni coinvolte rendono le proprie determinazioni, relative alla decisione oggetto della conferenza. Tali determinazioni, congruamente motivate, sono formulate in termini di assenso o dissenso e indicano, ove possibile, le modifiche eventualmente necessarie ai fini dell'assenso. Le prescrizioni o condizioni eventualmente indicate ai fini dell'assenso o del superamento del dissenso sono espresse in modo chiaro e analitico e specificano se sono relative a un vincolo derivante da una disposizione normativa o da un atto amministrativo generale ovvero discrezionalmente apposte per la migliore tutela dell'interesse pubblico.

4. Fatti salvi i casi in cui disposizioni del diritto dell'Unione europea richiedono l'adozione di provvedimenti espressi, la mancata comunicazione della determinazione entro il termine di cui al comma 2, lettera c), ovvero la comunicazione di una determinazione priva dei requisiti previsti dal comma 3, equivalgono ad assenso senza condizioni. Restano ferme le responsabilità dell'Amministrazione, nonchè quelle dei singoli dipendenti nei confronti dell'Amministrazione, per l'assenso reso, ancorchè implicito.

5. Scaduto il termine di cui al comma 2, lettera c), l'Amministrazione procedente adotta, entro 5 giorni lavorativi, la determinazione motivata di conclusione positiva della Conferenza, con gli effetti di cui all'articolo 14-quater, qualora abbia acquisito esclusivamente atti di assenso non condizionato, anche implicito, ovvero qualora ritenga, sentiti i privati e le altre Amministrazioni interessate, che le condizioni e prescrizioni eventualmente indicate dalle Amministrazioni ai fini dell'assenso o del superamento del dissenso possano essere accolte senza necessità di apportare modifiche sostanziali alla decisione oggetto della conferenza. Qualora abbia acquisito uno o più atti di dissenso che non ritenga superabili, l'Amministrazione procedente adotta, entro il medesimo termine, la determinazione di conclusione negativa della conferenza che produce l'effetto del rigetto della domanda. Nei procedimenti a istanza di parte la suddetta determinazione produce gli effetti della comunicazione di cui all'articolo 10-bis.

L'Amministrazione procedente trasmette alle altre Amministrazioni coinvolte le eventuali osservazioni presentate nel termine di cui al suddetto articolo e procede ai sensi del comma 2. Dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni è data ragione nell'ulteriore determinazione di conclusione della conferenza.

6. Fuori dei casi di cui al comma 5, l'Amministrazione procedente, ai fini dell'esame contestuale degli interessi coinvolti, svolge, nella data fissata ai sensi del comma 2, lettera d), la riunione della Conferenza in modalità sincrona, ai sensi dell'articolo 14-ter.

7. Ove necessario, in relazione alla particolare complessità della determinazione da assumere, l'Amministrazione procedente può comunque procedere direttamente in forma simultanea e in modalità sincrona, ai sensi dell'articolo 14-ter. In tal caso indice la Conferenza comunicando alle altre Amministrazioni le informazioni di cui alle lettere a) e b) del comma 2 e convocando la riunione entro i successivi 45 giorni. L'Amministrazione procedente può altresì procedere in forma simultanea e in modalità sincrona su richiesta motivata delle altre Amministrazioni o del privato interessato avanzata entro il termine perentorio di cui al comma 2, lettera b). In tal caso la riunione è convocata nei successivi 45 giorni 2.

Art. 14-ter. (Conferenza simultanea) - 1. La 1ª riunione della Conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona si svolge nella data previamente comunicata ai sensi dell'articolo 14-bis, comma 2, lettera d), ovvero nella data fissata ai sensi dell'articolo 14-bis, comma 7, con la partecipazione contestuale, ove possibile anche in via telematica, dei rappresentanti delle Amministrazioni competenti.

2. I lavori della Conferenza si concludono non oltre 45 giorni decorrenti dalla data della riunione di cui al comma 1. Nei casi di cui all'articolo 14-bis, comma 7, qualora siano coinvolte Amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini, il termine è fissato in 90 giorni. Resta fermo l'obbligo di rispettare il termine finale di conclusione del procedimento.

3. Ciascun ente o Amministrazione convocato alla riunione è rappresentato da un unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente e in modo univoco e vincolante la posizione dell'Amministrazione stessa su tutte le decisioni di competenza della conferenza, anche indicando le modifiche progettuali eventualmente necessarie ai fini dell'assenso.

4. Ove alla Conferenza partecipino anche Amministrazioni non statali, le Amministrazioni statali sono rappresentate da un unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente in modo univoco e vincolante la posizione di tutte le predette Amministrazioni, nominato, anche preventivamente per determinate materie o determinati periodi di tempo, dal Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero, ove si tratti soltanto di Amministrazioni periferiche, dal Prefetto.

Ferma restando l'attribuzione del potere di rappresentanza al suddetto soggetto, le singole Amministrazioni statali possono comunque intervenire ai lavori della conferenza in funzione di supporto. Le Amministrazioni di cui all'articolo 14-quinquies, comma 1, prima della conclusione dei lavori della Conferenza, possono esprimere al suddetto rappresentante il proprio dissenso ai fini di cui allo stesso comma.

5. Ciascuna regione e ciascun ente locale definisce autonomamente le modalità di designazione del rappresentante unico di tutte le Amministrazioni riconducibili alla stessa regione o allo stesso ente locale nonchè l'eventuale partecipazione delle suddette Amministrazioni ai lavori della Conferenza.

6. Alle riunioni della Conferenza possono essere invitati gli interessati, inclusi i soggetti proponenti il progetto eventualmente dedotto in Conferenza.

7. All'esito dell'ultima riunione, e comunque non oltre il termine di cui al comma 2, l'Amministrazione procedente adotta la determinazione motivata di conclusione della Conferenza, con gli effetti di cui all'articolo 14-quater, sulla base delle posizioni prevalenti espresse dalle Amministrazioni partecipanti alla Conferenza tramite i rispettivi rappresentanti. Si considera acquisito l'assenso senza condizioni delle Amministrazioni il cui rappresentante non abbia partecipato alle riunioni ovvero, pur partecipandovi, non abbia espresso ai sensi del comma 3 la propria posizione, ovvero abbia espresso un dissenso non motivato o riferito a questioni che non costituiscono oggetto della Conferenza.

Art. 14-quater. (Decisione della Conferenza di servizi) - 1. La determinazione motivata di conclusione della Conferenza, adottata dall'Amministrazione procedente all'esito della stessa, sostituisce a ogni effetto tutti gli atti di assenso, comunque denominati, di competenza delle Amministrazioni e dei gestori di beni o servizi pubblici interessati.

2. Le Amministrazioni i cui atti sono sostituiti dalla determinazione motivata di conclusione della Conferenza possono sollecitare con congrua motivazione l'Amministrazione procedente ad assumere, previa indizione di una nuova Conferenza, determinazioni in via di autotutela ai sensi dell'articolo 21-nonies. Possono altresì sollecitarla, purchè abbiano partecipato, anche per il tramite del rappresentante di cui ai commi 4 e 5 dell'articolo 14-ter, alla Conferenza di servizi o si siano espresse nei termini, ad assumere determinazioni in via di autotutela ai sensi dell'articolo 21-quinquies.

3. In caso di approvazione unanime, la determinazione di cui al comma 1 è immediatamente efficace. In caso di approvazione sulla base delle posizioni prevalenti, l'efficacia della determinazione è sospesa ove siano stati espressi dissensi qualificati ai sensi dell'articolo 14-quinquies e per il periodo utile all'esperimento dei rimedi ivi previsti.

4. I termini di efficacia di tutti i pareri, autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati acquisiti nell'ambito della Conferenza di servizi decorrono dalla data della comunicazione della determinazione motivata di conclusione della Conferenza.

Art. 14-quinquies. (Rimedi per le Amministrazioni dissenzienti) - 1. Avverso la determinazione motivata di conclusione della Conferenza, entro 10 giorni dalla sua comunicazione, le Amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o alla tutela della salute e della pubblica incolumità dei cittadini possono proporre opposizione al Presidente del Consiglio dei Ministri a condizione che abbiano espresso in modo inequivoco il proprio motivato dissenso prima della conclusione dei lavori della Conferenza. Per le Amministrazioni statali l'opposizione è proposta dal Ministro competente.

2. Possono altresì proporre opposizione le Amministrazioni delle regioni o delle province autonome di Trento e di Bolzano, il cui rappresentante, intervenendo in una materia spettante alla rispettiva competenza, abbia manifestato un dissenso motivato in seno alla Conferenza.

3. La proposizione dell'opposizione sospende l'efficacia della determinazione motivata di conclusione della Conferenza.

4. La Presidenza del Consiglio dei Ministri indice, per una data non posteriore al 15° giorno successivo alla ricezione dell'opposizione, una riunione con la partecipazione delle Amministrazioni che hanno espresso il dissenso e delle altre Amministrazioni che hanno partecipato alla Conferenza. In tale riunione i partecipanti formulano proposte, in attuazione del principio di leale collaborazione, per l'individuazione di una soluzione condivisa, che sostituisca la determinazione motivata di conclusione della Conferenza con i medesimi effetti.

5. Qualora alla Conferenza di servizi abbiano partecipato Amministrazioni delle regioni o delle province autonome di Trento e di Bolzano, e l'intesa non venga raggiunta nella riunione di cui al comma 4, può essere indetta, entro i successivi 15 giorni, una 2ª riunione, che si svolge con le medesime modalità e allo stesso fine.

6. Qualora all'esito delle riunioni di cui ai commi 4 e 5 sia raggiunta un'intesa tra le Amministrazioni partecipanti, l'Amministrazione procedente adotta una nuova determinazione motivata di conclusione della Conferenza. Qualora all'esito delle suddette riunioni, e comunque non oltre 15 giorni dallo svolgimento della riunione, l'intesa non sia raggiunta, la questione è rimessa al Consiglio dei Ministri. La questione è posta, di norma, all'ordine del giorno della 1ª riunione del Consiglio dei Ministri successiva alla scadenza del termine per raggiungere l'intesa. Alla riunione del Consiglio dei Ministri possono partecipare i Presidenti delle regioni o delle province autonome interessate. Qualora il Consiglio dei Ministri non accolga l'opposizione, la determinazione motivata di conclusione della Conferenza acquisisce definitivamente efficacia. Il Consiglio dei Ministri può accogliere parzialmente l'opposizione, modificando di conseguenza il contenuto della determinazione di conclusione della Conferenza, anche in considerazione degli esiti delle riunioni di cui ai commi 4 e 5.

7. Restano ferme le attribuzioni e le prerogative riconosciute alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano dagli statuti speciali di autonomia e dalle relative norme di attuazione.".

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(1) Ved. Boll. Lav. e Trib. 1990, pag. 2677; I.L.P. 1990, pag. 1630.

TITOLO II

DISPOSIZIONI DI COORDINAMENTO

CON LE DISCIPLINE SETTORIALI

DELLA CONFERENZA DI SERVIZI

Art. 2.

Modifiche al Testo unico delle disposizioni legislative

e regolamentari in materia edilizia

1. Al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all'articolo 5:

1) al comma 3 nell'alinea le parole "direttamente o tramite Conferenza di servizi" sono soppresse;

2) al comma 3, lettera g), le parole ", fermo restando che, in caso di dissenso manifestato dall'Amministrazione preposta alla tutela dei beni culturali, si procede ai sensi del medesimo Codice" sono soppresse;

b) all'articolo 20:

1) al comma 3:

a) le parole da ", acquisisce" a "normativa vigente" sono sostituite dalla seguente: "e";

b) è aggiunto in fine il seguente periodo: "Qualora sia necessario acquisire ulteriori atti di assenso, comunque denominati, resi da Amministrazioni diverse, si procede ai sensi degli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241";

2) il comma 5-bis è abrogato;

3) al comma 6 le parole "comma 5-bis" sono sostituite dalle seguenti: "medesimo comma" e le parole "da 14 a 14-ter" sono sostituite dalle seguenti: "14 e seguenti";

4) al comma 8 le parole "al comma 9" sono sostituite dalle seguenti: "agli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241";

5) il comma 9 è abrogato.

Art. 3.

Modifiche alla disciplina dello Sportello unico

per le attività produttive

1. All'articolo 38, comma 3, lettera f), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (2), il 2° periodo è soppresso.

2. All'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 2 sono soppresse le parole "ovvero indice una Conferenza di servizi ai sensi del comma 3";

b) al comma 3, le parole "può indire" sono sostituite dalla seguente "indice" e le parole da "anche su istanza" fino a "discipline regionali" sono soppresse;

c) il comma 4 è abrogato;

d) al comma 6, le parole "a 14-ter" sono sostituite dalle seguenti "a 14-quinquies".

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(2) Ved. Boll. Lav. e Trib. 2008, pagg. 2244, 2694; I.L.P. 2008, pagg. 1462, 1812.

Art. 4.

Modifiche alla disciplina

dell'autorizzazione unica ambientale

1. All'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59:

a) al comma 4, il 2° periodo è soppresso;

b) al comma 5, l'ultimo periodo è soppresso.

Art. 5.

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,

recante norme in materia ambientale

1. Al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all'articolo 9, comma 2, le parole "degli articoli 14 e seguenti" sono sostituite dalle seguenti: "dell'articolo 14";

b) all'articolo 29-quater, comma 5, le parole "14, 14-ter, commi da 1 a 3 e da 6 a 9, e 14-quater" sono sostituite dalle seguenti: "14 e 14-ter";

c) all'articolo 25, comma 3, 2° periodo, le parole "istruttoria eventualmente" sono soppresse;

d) all'articolo 269, comma 3, 1° periodo, le parole "comma 3" sono soppresse.

Art. 6.

Disposizioni di coordinamento con la disciplina

in materia di autorizzazione paesaggistica

1. Nel caso di Conferenza di servizi indetta per interventi che richiedono l'autorizzazione paesaggistica, l'amministrazione procedente effettua la comunicazione di cui all'articolo 14-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificato dal presente decreto, sia all'Amministrazione competente al rilascio dell'autorizzazione, se diversa dall'Amministrazione procedente, sia al soprintendente che deve esprimere il parere di cui all'articolo 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

Art. 7.

Disposizione transitoria

1. Le disposizioni del presente decreto trovano applicazione ai procedimenti avviati successivamente alla data della sua entrata in vigore.

Art. 8.

Clausola generale di coordinamento

1. I rinvii operati dalle disposizioni vigenti agli articoli da 14 a 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, si intendono riferiti alle corrispondenti disposizioni di cui agli articoli da 14 a 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificati dal presente decreto.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 30 giugno 2016

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